Ho amato e amo tutt’ora “Le Città Invisibili”, dopo la fortunata avventura di Verona Sketchbook ( il mio libro su Verona ), sto coltivando l’idea di illustrare completamente il capolavoro di Italo Calvino, piano piano , lentamente, quando sento il bisogno di rilassarmi, prendo la penna e metto su carta qualche idea, solamente schizzi, ma piano piano l’idea prende forma.

Le Città Invisibili – Diomira, studio per le cupole
Diomira
“Partendosi di là e andando tre giornate verso levante, l’uomo si trova a Diomira, città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre. Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh!, viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa e d’esser stati quella volta felici.”